Studio Dentistico Poggio - Dentista a Milano, Duomo

Studio Dentistico Poggio, Milano

Trattamento della malattia parodontale

Dr. Carlo Poggio - Studio Dentistico Poggio - Dentista a Milano, Duomo

Dr. Carlo Poggio

Odontoiatria Protesica, Ortodonzia e Chirurgia Orale Avanzata

Dr.ssa Lorena Rispoli - Odontoiatra - Studio Dentistico Poggio - Dentista a Milano, Duomo

Dr.ssa Lorena Rispoli

Chirurgia orale, Parodontologia e Implantologia

Saper fare e saper gestire ogni situazione, con particolare attenzione alle terapie più complesse. Questo significa per noi “realizzare ogni sorriso”.

Dr. Carlo Poggio

Trattamento Parodontologia - Studio Dentistico Poggio - Dentista a Milano, Duomo

Diagnosi e cura della parodontite a Milano

La branca odontoiatrica deputata alla diagnosi, prevenzione e cura delle malattie parodontali, è detta parodontologia e, nel nostro studio dentistico, se ne occupa , il Dr. Carlo Poggio: socio attivo della Società Italiana di Parodontologia ed Implantologia (SIdP), associazione scientifica di riferimento in Italia, con la collaborazione della Dr.ssa Rispoli, specializzata in Chirurgia Orale.

Attraverso un attento esame obiettivo e l’esecuzione mirata di tutte le indagini cliniche previste dagli standard internazionali di parodontologia, il Dr. Poggio applica per i pazienti affetti da malattia parodontale rigidi protocolli di cura, eseguendo, quando necessario, anche interventi chirurgici di tipo rigenerativo e resettivo.

Cos’è la parodontite?

La parodontite è una malattia infiammatoria dei tessuti di supporto dei denti, e il suo nome deriva dal termine greco “parodonto”, che significa “attorno al dente”. Pertanto, la malattia ha questo nome perché si manifesta con l’infiammazione del parodonto, cioè di tutto quello che sta intorno alle radici dei denti (gengive, legamenti, alveoli e apparato osseo). 

Se non trattata, la parodontite si cronicizza causando il distacco delle gengive dai denti e dando luogo alla formazione della “tasche parodontali” che, a loro volta, determinano danni a carico dell’osso alveolare, con la conseguente riduzione della sua altezza, fino all’inevitabile caduta dei denti interessati.

Quali sono le cause

  • Insufficiente igiene orale
  • Predisposizione genetica
  • Fumo
  • Diabete (se non compensato)

Quali sono i sintomi

  • Infiammazione e sanguinamento gengivale
  • Tumefazione delle gengive
  • Retrazione gengivale e riassorbimento osseo
  • Alitosi persistente

Classificazione aggiornata della malattia parodontale

Dal 2018 è stata adottata dalle 2 organizzazioni internazionali più importanti per la parodontologia, la European Federation of Periodontology e la American Academy of Periodontology, una classificazione aggiornata della malattia parodontale, che distingue la gravità del quadro clinico in 4 stadi crescenti, dallo stadio I allo stadio IV.

Il Dr. Carlo Poggio è spesso chiamato come relatore a congressi e corsi della Società Italiana di Parodontologia nello specifico per le sue competenze nel trattamento delle parodontiti di stadio IV, la forma più grave.

Diagnosi della malattia parodontale

La fase diagnostica per una valutazione il più possibile completa dello stato di salute delle gengive e delle strutture di supporto dei denti prevede una serie di valutazioni cliniche standardizzate, tra cui, soprattutto,  l’esecuzione del sondaggio parodontale, ossia la misurazione, con strumenti calibrati, di una serie standard di parametri su ogni dente (la profondità del solco formato tra gengiva e superficie del dente, l’eventuale retrazione del margine della gengiva rispetto alla posizione originale, la mobilità dentale ed altri ancora). 

Successivamente si eseguono radiografie di controllo, secondo protocolli che consentano una valutazione precisa dei rapporti esistenti a livello dei tessuti scheletrici e delle radici dei denti. Le informazioni raccolte in prima visita vengono poi raccolte nella cartella parodontale e servono ad orientare verso il tipo più indicato di terapia. 

La classificazione attuale distingue quattro diversi livelli di malattia, a seconda della gravità ed estensione dei sintomi: dallo stadio I, più lieve, allo stadio IV, più grave.

Trattamento della parodontite

Il trattamento della parodontite si concentra sulla rimozione della causa (i depositi di placca batterica) e sulla eventuale correzione dei danni causati dalla malattia. Soprattutto nelle forme più severe richiede un approccio multidisciplinare che combina più tecniche e che può prevedere, se la malattia si è ormai cronicizzata compromettendo la dentatura, anche il ricorso alla chirurgia.

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Terapia iniziale (Step 1 e 2)

La terapia iniziale nei pazienti affetti da parodontite prevede un primo fondamentale passaggio (step 1) rappresentato dalla istruzione e motivazione del paziente ad un livello più elevato di igiene orale domiciliare, associato alla rimozione della placca batterica e del tartaro presenti a livello sopra gengivale. Immediatamente dopo (step 2)

nel corso di uno o più appuntamenti, a seconda delle situazioni (in genere 4 appuntamenti in un paziente con un problema parodontale diffuso) si procede alla rimozione della placca sottogengivale

Successivamente avviene una fase diagnostica di rivalutazione in cui i parametri, già valutati e misurati in prima visita, sono nuovamente analizzati per una diagnosi di confronto con il quadro iniziale.

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Terapia chirurgica (Step 3)

  • Chirurgia mucogengivale
    Serve a trattare le recessioni gengivali, per migliorare l’estetica del sorriso, garantire la stabilità dentale e ridurre la sensibilità, prevenire le carie radicolari. A volte con  innesti prelevati dal palato del paziente, si recupera la carenza di gengiva e si coprono nuovamente le radici dei denti.
  • Chirurgia resettiva
    Serve a rimuovere le tasche parodontali e rimodellare l’osso che sostiene i denti, per eliminare tutte le imperfezioni morfologiche che provocano l’accumulo eccessivo di placca batterica. Con una corretta igiene quotidiana e rispettando i controlli, può essere totalmente risolutiva.
  • Chirurgia rigenerativa
    Serve a recuperare il tessuto osseo perduto attorno ai denti più colpiti da parodontite, ed è indicata in alcune condizioni anatomiche specifiche. Il processo rigenerativo avviene grazie all’uso di tecniche chirurgiche specifiche e di   biomateriali che aiutano i naturali processi riparativi.
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Terapia di mantenimento (Step 4)

Nella gran parte dei pazienti, soprattutto quelli con problemi da lievi a medi,  la terapia iniziale produce miglioramenti rilevanti, per cui basta procedere col mantenimento (step 4).

Scopo della terapia è mantenere alto il livello di attenzione del paziente sulle pratiche igieniche domiciliari, seguirlo con costanza e intervenire ciclicamente per bonificare denti, gengive, ed eventuali protesi infette.

Pertanto, sono previste sedute di controllo e pulizia, da ripetersi ogni 3-4 mesi circa.

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Studio Dentistico Poggio
Specialisti in odontoiatria avanzata e trattamento delle situazioni complesse

Il sondaggio parodontale fa male?

Il sondaggio parodontale è una procedura diagnostica necessaria che si esegue con una sonda millimetrica, delicatamente inserita nello spazio tra il dente e la gengiva per misurare la profondità delle tasche parodontali. L’esame può causare un lieve disagio, specialmente se le gengive sono infiammate o sensibili, ma la maggior parte dei pazienti lo ritengono tollerabile.

Come posso mantenere una buona igiene orale dopo la terapia iniziale

È importante effettuare con costanza e precisione l’igiene quotidiana, seguendo le disposizioni date dall’igienista, ed evitando fumo e cibi troppo dolci o corrosivi. In linea generale serve:

  • Spazzolare i denti almeno due volte al giorno dopo i pasti principali
  • Usare filo o scovolini per rimuovere la placca negli spazi interdentali
  • Se consigliato usare un collutorio alla clorexidina (0,12% o 0,20%) per migliorare l’igiene e proteggere le gengive durante il periodo di guarigione (30-45 giorni) post-intervento
  • Se consigliato dal medico, usare spazzolini elettrici per una pulizia più semplice

Quanto tempo ci vuole per una completa guarigione dopo la chirurgia parodontale?

Il tempo necessario alla guarigione completa varia a seconda della complessità dell’intervento e dell’estensione della zona trattata. In generale è possibile rimuovere eventuali suture dopo 7-14 giorni, mentre per una completa maturazione del tessuto gengivale occorrono alcuni mesi. Durante le fasi di guarigione è fondamentale attenersi con scrupolo alle indicazioni ricevute per la pulizia.

Come comportarsi dopo un intervento di chirurgia parodontale?

Dopo un intervento di chirurgia parodontale  è fondamentale seguire le indicazioni del medico, per garantire una corretta guarigione, gestire il dolore, e ridurre il rischio di complicazioni. 

  • Utilizza farmaci antinfiammatori e analgesici per il dolore
  • Segui la cura antibiotica stabilita dal tuo dentista 
  • Applica impacchi di ghiaccio sulla zona trattata per non più di 10-15 minuti di seguito, alternando un periodo altrettanto lungo senza ghiaccio
  • Dormi con la testa leggermente sollevata e in posizione supina per ridurre il gonfiore
  • Evita di spazzolare i denti nella zona trattata fino a quando raccomandato, e usa solo il collutorio
  • Non trascurare i controlli e avverti il dentista in caso di febbre